"Quello che sta accadendo è un enorme passo indietro per i diritti degli immigrati e per lo Stato di diritto", ha dichiarato a Lusa il presidente della più grande associazione di immigrati del Paese.
Tra gli altri punti, Timóteo Macedo ha criticato l'istituzione di un periodo generale di due anni per le domande di ricongiungimento familiare, accompagnato da "un sistema di eccezioni una dopo l'altra".
"Il processo di richiesta di ricongiungimento familiare è un diritto inviolabile e non negoziabile", ha sottolineato il presidente di Immigrant Solidarity, osservando che già oggi viene reso più difficile.
Il presidente Marcelo Rebelo de Sousa ha giustificato la promulgazione della revisione della legge sugli stranieri, approvata dal 70% dei deputati, affermando che la legge "soddisfa almeno gli aspetti essenziali dei dubbi di incostituzionalità da essa sollevati e confermati dalla Corte Costituzionale".
Il decreto dell'Assemblea legislativa modifica il quadro giuridico per l'ingresso, il soggiorno, la partenza e l'allontanamento degli stranieri dal territorio nazionale.
Il nuovo regime limita i visti per ricerca di lavoro ai "lavoratori qualificati", limita la possibilità di ricongiungimento familiare per gli immigrati agli stranieri con permesso di soggiorno in Portogallo - esclusi i rifugiati - e modifica le condizioni per la concessione del permesso di soggiorno ai cittadini della Comunità dei Paesi di lingua portoghese (CPLP).
Tra i cambiamenti introdotti nel nuovo decreto in materia di ricongiungimento familiare, rimane il principio che questo diritto può essere esercitato solo dai cittadini stranieri in possesso di un permesso di soggiorno valido in Portogallo "da almeno due anni". Questo periodo non si applica ai "minori o alle persone a carico" e ai "coniugi o persone equivalenti, con il titolare del permesso di soggiorno, che sono genitori o genitori adottivi di minori o persone a carico".
Per poter richiedere il ricongiungimento con un "coniuge o equivalente che ha convissuto con il titolare per almeno 18 mesi nel periodo immediatamente precedente all'ingresso di quest'ultimo nel territorio nazionale", è stabilito un periodo di "15 mesi" di residenza legale in Portogallo.
Il requisito dei due anni rimane come condizione per richiedere il ricongiungimento con il coniuge o l'equivalente che non soddisfa questi requisiti, nonché con altri familiari, figli adulti e ascendenti non incapaci.
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