Pechino ha considerato "discriminatoria" l'indagine della Commissione europea sulla società cinese CRRC. CRRC è accusata di aver beneficiato di sovvenzioni pubbliche in una gara d'appalto per la nuova linea viola della metropolitana di Lisbona, che avrebbe falsato la concorrenza.
È in corso un'indagine avviata a novembre dalla Commissione europea ai sensi del regolamento sulle sovvenzioni estere per determinare se il sostegno pubblico abbia conferito alla società cinese CRRC un vantaggio sleale rispetto ai concorrenti europei nella gara d'appalto della metropolitana di Lisbona per la costruzione della nuova linea viola, il che potrebbe comportare misure correttive, un divieto di aggiudicazione o una decisione di non obiezione, secondo quanto riportato da Eco.
Il 5 novembre la Commissione europea ha avviato un'indagine approfondita per determinare se il produttore statale cinese di materiale rotabile CRRC, parte del consorzio Mota-Engil, abbia goduto di un "vantaggio indebito" nella gara d'appalto per la linea viola della metropolitana di Lisbona.
"La Commissione ha avviato un'indagine approfondita, ai sensi del regolamento sulle sovvenzioni estere, sulle possibili distorsioni del mercato causate dalle sovvenzioni estere. L'indagine verificherà se tali sovvenzioni abbiano conferito al produttore statale cinese di materiale rotabile CRRC un vantaggio indebito nella partecipazione a una gara d'appalto pubblica per l'acquisto di veicoli per la metropolitana leggera in Portogallo", ha annunciato l'istituzione in un comunicato.
Bruxelles ha detto che l'indagine ha fatto seguito a una notifica da parte di un consorzio guidato da Mota-Engil, che comprende subappaltatori come Portugal CRRC Tangshan Rolling Stock Unipessoal e che ha partecipato a una gara d'appalto della metropolitana di Lisbona lanciata nell'aprile 2025 per la progettazione, la costruzione e la manutenzione della nuova Linea Viola.
"Atroce"
L'osservazione del Ministero del Commercio cinese fa parte di una protesta più ampia contro la "marea di indagini" aperte dall'Unione Europea (UE) nei confronti di aziende come Nuctech, CRRC e la piattaforma Temu, giudicando le misure "atroci" e "discriminatorie".
Il portavoce del Ministero, He Yadong, ha espresso "ferma opposizione" alle azioni di Bruxelles e ha invitato l'UE ad "abbandonare immediatamente l'irrazionale giro di vite contro le aziende di proprietà straniera, comprese quelle cinesi" e ad applicare i regolamenti contro le sovvenzioni straniere in modo "prudente" per garantire un ambiente commerciale "equo e prevedibile".
Ha inoltre dichiarato che Pechino "sta monitorando da vicino" queste azioni e "prenderà le misure necessarie per proteggere con determinazione i diritti e gli interessi legittimi delle aziende cinesi".
Le dichiarazioni arrivano dopo che la Commissione europea ha annunciato un'indagine approfondita su Nuctech, un'azienda statale produttrice di attrezzature di sicurezza, sospettata di aver beneficiato di aiuti pubblici che distorcono la concorrenza nel mercato europeo, tra cui garanzie statali, trattamento fiscale preferenziale e finanziamenti a condizioni vantaggiose.
Secondo Bruxelles, questi sussidi potrebbero aver avvantaggiato Nuctech nelle gare d'appalto pubbliche, incidendo sulla concorrenza all'interno dell'UE.
La scorsa settimana, la Commissione ha anche condotto un'ispezione a sorpresa presso la sede europea della piattaforma cinese di e-commerce Temu a Dublino, in un momento in cui i Paesi dell'UE si stavano preparando ad applicare una tassa di tre euro, a partire dal luglio 2026, sugli ordini inferiori a 150 euro provenienti dalla Cina.







