In una dichiarazione riportata da NM, l'organizzazione riconosce il "ruolo complementare della 'guida accompagnata, in condizioni debitamente regolamentate'".

Questo non sostituisce "la formazione fornita da professionisti qualificati", osservando che l'istruzione alla guida è "un processo pedagogico complesso, che comporta rischi reali e richiede competenze tecniche e didattiche che solo gli istruttori certificati possiedono".

L'organizzazione mette in guardia anche sulla fine dell'obbligo per il tutor di frequentare il modulo comune di sicurezza stradale "con lo studente": "Anche questo sembra un passo sbagliato", si legge in un comunicato.

Secondo l'ANIECA, la Norvegia ha smesso di promuovere la guida accompagnata, mentre in altri Paesi è possibile ottenere la patente in regime di guida accompagnata.

Tuttavia, la patente deve essere ottenuta con un familiare stretto, con un esame supervisionato e il periodo di guida deve essere "molto più lungo di quello attualmente proposto". Vengono citati gli esempi di Austria e Francia, con 3.000 km.

Nel caso degli Stati Uniti, secondo l'associazione, la "formazione attraverso la guida accompagnata è "fortemente radicata", e il tasso di mortalità stradale è doppio rispetto a quello registrato in Portogallo.

D'altra parte, una proposta di modifica di una direttiva comunitaria è stata respinta quando volevo imporre la guida controllata.

Attenzione alla "presunta semplificazione"

Il presidente dell'ANIECA, Antonio Reis, non ha usato mezzi termini: "Non possiamo permettere che la sicurezza stradale venga messa a repentaglio in nome di una presunta semplificazione. Sostituire la formazione fornita da professionisti specializzati con la supervisione di persone senza un'adeguata formazione apre la porta a un aumento degli incidenti e delle vittime sulle nostre strade".

Detto questo, il direttore ha sottolineato che "la guida assistita è un eccellente strumento complementare nell'educazione alla sicurezza stradale". Tuttavia, si rende conto che "ridurre la formazione professionale è una contraddizione, con conseguenze potenzialmente pericolose", viste le statistiche degli incidenti sulle strade portoghesi.

Nel comunicato stampa, l'ANIECA ha sottolineato la propria disponibilità "a collaborare con l'IMT" e con le altre organizzazioni coinvolte per sviluppare "un regime equilibrato di guida accompagnata".

Sostiene che dovrebbe sempre avvenire attraverso "familiari stretti, soggetti a formazione", come modo per integrare "il lavoro svolto da professionisti qualificati". Cioè, come avviene attualmente, con una componente di istruzione di guida prevalentemente professionale.

Secondo l'ANIECA, un sondaggio condotto nel 2022 indica che "i candidati alla guida apprezzano fortemente il ruolo delle autoscuole nella loro preparazione".

La grande maggioranza (oltre il 96%) degli intervistati ritiene che "è a scuola guida che si impara di più sulla sicurezza stradale", lodando la competenza dell'istruttore. La famiglia rappresenta solo il 2% della curva di apprendimento per diventare un buon guidatore, mentre le campagne mediatiche o le istituzioni educative rappresentano l'1%.