Questi cambiamenti fanno parte di un accordo firmato oggi tra il Ministero della Giustizia e il Sindacato Nazionale delle Guardie Penitenziarie(SNCGP), l'Associazione Sindacale dei Capi delle Guardie Penitenziarie (ASCCGP) e l'Associazione Sindacale dei Professionisti delle Guardie Penitenziarie (ASPCGP), che prevede la valorizzazione delle carriere di questa classe professionale, inizialmente attraverso l'applicazione di tre misure che i sindacati considerano fondamentali.
In un comunicato, il Ministero della Giustizia (MJ) afferma che l'accordo firmato con il ministro Rita Alarcão Júdice prevede una riduzione da 21 a 18 anni per l'ingresso nella carriera di guardia carceraria e un aumento dell'età massima da 28 a 35 anni, "ampliando così il numero di candidati e la base di reclutamento", afferma il MJ.
Con questa modifica, l'età minima e massima per l'accesso alla carriera di guardia carceraria diventa identica a quella di ammissione per gli agenti di PSP (Polizia di Pubblica Sicurezza).
Gli straordinari
Secondo il Ministero, l'accordo stabilisce anche il pagamento degli straordinari effettuati dal personale del Corpo di polizia penitenziaria oltre i limiti di durata stabiliti, "in casi debitamente giustificati e, in via eccezionale, ogniqualvolta ciò si riveli necessario per garantire la sicurezza negli istituti penitenziari".
Un'altra misura è una maggiore semplificazione e velocità nei processi di reclutamento, al fine di adattare l'ammissione e la formazione alle esigenze dell'attuale contesto sociale, con l'adeguamento del precedente decreto.
"Oggi compiamo un altro passo importante nella valorizzazione dei professionisti del Corpo di polizia penitenziaria", afferma il Ministero della Giustizia, aggiungendo che "questo risultato deriva da uno sforzo negoziale di tutte le parti e rappresenta un forte impulso per rafforzare e ringiovanire i ranghi degli agenti penitenziari e per rendere la carriera più attraente".
Nella dichiarazione, il Ministro della Giustizia sottolinea che questo impegno è un ulteriore segno dell'importanza data dal Ministero della Giustizia e dal Governo al sistema carcerario.
Il Ministero aggiunge che sta lavorando, insieme alla Direzione generale per il reinserimento e i servizi penitenziari, a un piano pluriennale (2026-2029) di assunzioni e promozioni per le carriere del Corpo di polizia penitenziaria, al fine di garantirne la crescita e il ringiovanimento, nonché il mantenimento di elevati livelli di prontezza ed efficacia operativa, in conformità con l'impegno assunto nel programma di Governo.
Questo accordo, già annunciato martedì dal Sindacato Nazionale del Corpo di Polizia Penitenziaria (SNCGP), ha portato la struttura sindacale a ritirare la propria partecipazione allo sciopero generale dell'11 dicembre, come ha dichiarato a Lusa il suo presidente, Frederico Morais.







