Tra le nuove regole del Ministero dell'Istruzione, della Scienza e dell'Innovazione c'è il divieto di utilizzare gli smartphone nel 1° e 2° ciclo dell'istruzione primaria, nonché la raccomandazione di misure restrittive nel 3° ciclo, che scoraggiano l'uso di questi dispositivi negli spazi scolastici. Il ministero, guidato da Fernando Alexandre, suggerisce anche di coinvolgere gli studenti delle scuole superiori nello sviluppo di regole per un uso responsabile degli smartphone negli spazi scolastici.
Se gli studenti del 2° e 3° ciclo della scuola elementare condividono le strutture scolastiche, il Ministero dell'Istruzione raccomanda di considerare la possibilità di estendere il divieto anche agli studenti del 3° ciclo.
Per garantire l'effettiva attuazione di queste misure, in particolare nei casi di divieto, il Governo suggerisce di "creare alternative all'uso dello smartphone che promuovano la socializzazione e il benessere degli studenti. Ciò è particolarmente vero durante le pause e i periodi di pranzo. Queste alternative possono assumere varie forme, come spazi per il tempo libero, attività sportive o giochi".
Queste regole e raccomandazioni si applicano a tutti gli istituti scolastici, con le seguenti eccezioni: comprovati motivi di salute; studenti con limitata conoscenza del portoghese; coloro che utilizzano gli smartphone come strumento di traduzione o per scopi educativi, debitamente autorizzati dalla scuola.
In una dichiarazione, il Governo ha affermato che le raccomandazioni non sono vincolanti e che le scuole hanno l'autonomia di applicare le regole e le raccomandazioni definite dal Ministero dell'Istruzione.
Il Governo raccomanda di stabilire regole chiare e di comunicarle adeguatamente a tutta la comunità scolastica, indicando ad esempio gli spazi e gli orari in cui l'uso dello smartphone è vietato o limitato e spiegando le eccezioni.
Nell'ambito della loro autonomia, le scuole possono anche definire le sanzioni applicabili in caso di mancato rispetto delle regole stabilite, assicurando che tali misure siano proporzionate e adeguate al contesto scolastico.
Il Governo chiarisce inoltre che le regole e le raccomandazioni stabilite per il 2025/2026 negli spazi scolastici si applicano agli smartphone e agli altri dispositivi con accesso a Internet.
In questo senso, i telefoni senza accesso a Internet non sono coperti da queste regole e raccomandazioni, anche se ogni Gruppo scolastico o Scuola non raggruppata ha l'autonomia di limitarli o vietarli nei propri regolamenti interni, se lo ritiene opportuno.