Con cadenza biennale e dopo le edizioni nel Minho (nel 2021 a Braga e nel 2023 a Braga e Barcelos), il FIO si dirige ora verso sud e offre ai visitatori due giorni di attività, uno caratterizzato dallo "scenario urbano della città di Loulé" e l'altro dai "paesaggi naturali del villaggio di Alte", situato nella catena montuosa della Serra do Caldeirão e appartenente al comune di Loulé, nel distretto di Faro, hanno sottolineato gli organizzatori in un comunicato.

"Concepita da un collettivo informale di artisti e con la Direzione Generale delle Arti e il Comune di Loulé come principali patrocinatori, la proposta del FIO assume un formato unico che stabilisce una connessione tra il patrimonio, il pubblico, gli artisti e i brani musicali presentati", ha spiegato il FIO.

L'Anfiteatro António Aleixo e il Santuario della Mãe Soberana, a Loulé, ospiteranno gli spettacoli principali del primo giorno, mentre le esibizioni del secondo giorno sono previste alla Scuola Professionale Alte e all'Anfiteatro Fonte Pequena, sempre nel villaggio tradizionale.

Oltre alle quattro opere originali, per completare il festival si svolgeranno attività satellite che collegheranno i luoghi e immergeranno il pubblico nel concetto di opera associato al patrimonio: la presentazione di un'opera partecipativa creata con i giovani del luogo, un "flashmob" operistico e passeggiate sonore tra le opere, che interpretano in modo creativo i viaggi tra i luoghi", hanno riferito gli organizzatori del FIO.

Le opere sono state create da "quattro équipe artistiche portoghesi" e "sviluppate esclusivamente per il FIO", ha sottolineato l'organizzatore, precisando che le attività sono previste anche per il Mercato municipale di Loulé, l'Auditorium Solar da Música Nova, sempre a Loulé, e lo stesso villaggio di Alte.

Gli organizzatori si rivolgono al pubblico in generale, offrendo l'opportunità di "scoprire la città di Loulé e il villaggio di Alte, attraverso l'opera made in Portugal", in un festival creato con l'obiettivo di "avvicinare il grande pubblico a questo genere musicale", concentrandosi su "opere contemporanee di compositori portoghesi" e promuovendo il patrimonio urbano e il suo coinvolgimento con la comunità.