Lo sciopero riguarda tutti gli operatori sanitari che lavorano nel Sistema Sanitario Unificato(SNS) della regione. Tra le altre richieste, chiedono l'assunzione di più personale per arginare il burnout a cui dicono di essere sottoposti.

Secondo gli operatori sanitari, l'esaurimento e il peggioramento delle condizioni di lavoro non fanno altro che prevenire conseguenze maggiori per i pazienti e gli utenti a causa del loro "elevato senso di responsabilità e dedizione" quotidiano.

"Le richieste di licenziamento e di risoluzione dei contratti di lavoro si verificano quasi quotidianamente e in molti servizi si registra una diminuzione del numero di professionisti per turno", lamentano i professionisti in una dichiarazione congiunta.

A sua volta, Tiago Botelho, presidente dell'Unità Sanitaria Locale dell'Algarve (ULS), ha dichiarato a Lusa di non comprendere le ragioni dello sciopero, ritenendo che le sue origini risiedano in strutture sindacali che agiscono per motivi politici.

Lo sciopero, previsto da mezzanotte a mezzanotte, è stato indetto dal Sindacato dei Medici della Zona Sud(SMZS-FNAM), dal Sindacato Portoghese degli Infermieri(SEP) e dal Sindacato dei Lavoratori del Servizio Pubblico del Sud e delle Regioni Autonome.