In Portogallo, il pagamento della tassa unica di circolazione (IUC) è obbligatorio per la maggior parte dei proprietari di veicoli. Tuttavia, la legge prevede diverse situazioni in cui è possibile ottenere un'esenzione totale o parziale.

Sapere chi ne ha diritto e come richiedere questa agevolazione fiscale può aiutarvi a evitare problemi inutili.

La IUC è un'imposta annuale applicata ai proprietari di veicoli a motore, imbarcazioni da diporto e aerei privati immatricolati in Portogallo o che rimangono nel Paese più di 183 giorni all'anno. L'importo viene calcolato in base alla cilindrata del motore, alle emissioni di CO₂, alla data della targa e alla categoria del veicolo.

I veicoli interessati rientrano nelle categorie A, B, C, D ed E (veicoli stradali), F (imbarcazioni) e G (aeromobili). Solo i veicoli commerciali con un peso lordo pari o superiore a 12 tonnellate sono esenti da questa tassa per natura, secondo il Digesto Esecutivo.

Quando pagare?

Fino al 2025, la tassa deve essere pagata annualmente, tra l'inizio del mese precedente e la fine del mese del numero di targa portoghese riportato sul Documento Unico di Circolazione (DUA). Ad esempio, se l'immatricolazione del veicolo è datata 5 agosto, la IUC può essere pagata tra il 1° luglio e il 31 agosto.

A partire dal 2026, ci saranno nuove regole: per importi fino a 100 euro, la scadenza sarà febbraio; per importi superiori, il pagamento potrà essere effettuato in due rate (febbraio e ottobre), a discrezione del contribuente. È importante ricordare che la IUC è dovuta anche se il veicolo non è in circolazione, purché la targa non sia stata cancellata.

Esenzioni

L'articolo 5 del Codice tributario nazionale stabilisce due tipi di esenzioni, citate dalla stessa fonte: condizioni soggettive (relative al proprietario) e condizioni oggettive (relative al veicolo).

Condizioni soggettive

Persone con un livello di disabilità pari o superiore al 60%, proprietari di veicoli di categoria B con emissioni fino a 180 g/km (NEDC) o 205 g/km (WLTP), o di veicoli di categoria A o E. L'esenzione è limitata a un veicolo per proprietario e fino a 240 euro all'anno; l'eccedenza è a carico del contribuente;

Istituzioni private di solidarietà sociale (IPSS), su richiesta all'Autorità fiscale, a condizione che siano soddisfatti i criteri di ammissibilità.


Condizioni oggettive

Auto 100% elettriche o alimentate da energia rinnovabile non combustibile;

veicoli della pubblica amministrazione, delle forze armate, delle forze di sicurezza, dei vigili del fuoco, delle ambulanze, dei servizi funebri e dei trattori agricoli;

Veicoli di interesse storico con più di 30 anni, utilizzati occasionalmente (fino a 500 km/anno) e riconosciuti come pezzi da museo pubblico;

Taxi e TVDE di categoria A o B con emissioni entro i limiti previsti;

veicoli dichiarati persi dallo Stato, considerati abbandonati, sequestrati in procedimenti penali o utilizzati dalle brigate forestali.

Le esenzioni basate sulle caratteristiche del veicolo sono concesse automaticamente, tranne nel caso dei veicoli storici, che richiedono una richiesta annuale. Se la IUC (tassa sui veicoli) pagata è inferiore a 10 euro, non si paga, ma è richiesto il pagamento elettronico.

Esenzione parziale

Alcuni veicoli beneficiano di una riduzione del 50% dell'imposta, in particolare:

Veicoli di categoria C, con peso lordo superiore a 3.500 kg, utilizzati in attività di intrattenimento itinerante o di spettacolo;

veicoli di categoria C e D che trasportano oggetti di grandi dimensioni o che operano solo nelle regioni autonome. Come richiedere l'esenzione

Quando l'esenzione dipende dalle caratteristiche del veicolo, non è necessario presentare domanda: l'Amministrazione fiscale la concede automaticamente.

Nei casi che dipendono dal proprietario (ad esempio, disabilità), la domanda deve essere presentata entro la fine del primo anno di immatricolazione. La domanda può essere presentata di persona presso un ufficio dell'Agenzia delle Entrate, con un certificato medico polivalente di invalidità e il titolo di proprietà, oppure online sul portale dell'Agenzia delle Entrate, a condizione che l'invalidità sia già registrata presso i servizi, spiega Executive Digest.

Per i veicoli storici è necessaria una richiesta annuale, di persona o online, con un certificato di interesse storico e la prova di un chilometraggio annuale inferiore a 500 km. La prova del pagamento o dell'esenzione deve essere stampata e collocata all'interno del veicolo, come prova per qualsiasi ispezione.