In uno dei progetti di legge, il banco di Livre intende stabilire il limite massimo dell'orario di lavoro normale a sette ore al giorno e a 35 ore settimanali, "senza perdita di retribuzione, il che riflette di fatto un'armonizzazione con il regime di lavoro nelle funzioni pubbliche".
Secondo il partito guidato da Rui Tavares e Isabel Mendes Lopes, "ridurre l'orario di lavoro significa garantire a tutti una vita migliore, una maggiore partecipazione alla società e la cura della propria salute e di quella delle proprie famiglie".
Livre ipotizza che, a lungo termine, l'ideale sarebbe "una riforma strutturale più completa, che punti a 30 ore di lavoro settimanali e 30 giorni di ferie annuali".
Nel secondo progetto, il gruppo parlamentare propone di inserire nel TLC un periodo minimo di ferie, estendendolo dagli attuali 22 a 25 giorni lavorativi.
L'obiettivo è ridurre l'orario di lavoro e "migliorare l'equilibrio tra lavoro e vita familiare, con effetti sulla salute e sul benessere dei lavoratori, consentendo più tempo di riposo e più tempo disponibile per altre attività associate alla realizzazione umana".
In una serie di iniziative dedicate al lavoro, il Livre ha anche presentato un progetto di risoluzione - che non ha valore di legge, assumendo se stesso come raccomandazione al Governo - dedicato alla settimana lavorativa di quattro giorni, un esperimento che il partito vuole sia applicato al settore pubblico come a quello privato.